50 SPUNTATURE DI MAIALE: IL FILM!

Ok, ve l’avevo promesso e l’ho fatto: ho guardato “Cinquanta sfumature di grigio”, ahimè…

Però almeno adesso posso demolirlo non con pregiudizio, ma con cognizione di causa, esattamente come ho fatto con il libro. (Leggi QUI). Ero curiosa di vedere se mi avrebbe provocato il così tanto decantato attizzamento che sento dire in giro. No, non pervenuto.2016-01-26 10.36.48

Forse io non faccio molto testo perché pure YouPorn lo guardo con occhio clinico e non sapete le risate che mi faccio. Che non dovrebbe essere proprio il fine auspicato da una tale visione… Ma, niente, i miei ormoni certe volte non vogliono proprio collaborare…

Ammetto di non avere molto da aggiungere a quanto già detto a proposito del tomo. Continuo a non capirne il successo. Sul film le critiche sono volate soprattutto sulla Signorina Dakota, ma mi sento di dissentire. Alla fine Anastasia doveva risultare una ragazza semplice e ingenuotta, cosa che credo abbia reso appieno. Il Signor Grey, be’, trovo mooolto più attizzante Russel Crowe vestito ne “Il Gladiatore” che il signor frustatore nudo e impecorinante. Ma forse sono io ad avere qualche problema…

Magari le Sfumature piacciono perché incarnano comunque la favola, della piccola sfigata salvata dal principe figo.

Chi non vorrebbe una cosa così? Il miliardario che ti salva, ti fa regali, ti porta su macchine lussuose, con una casa da paura. Lo sognano tutte. Questo mi sta bene.

È il coinvolgimento erotico che proprio non capisco…

Quello che mi lascia davvero molto, molto, perplessa, sono gli elogi che continuo a leggere in giro:

«Ogni donna vorrebbe un uomo come Mister Grey, che abbia la cura che ha lui nei confronti di Anastasia…»

Ciccia, quella non è cura! Quello si chiama “Bastone & Carota” e, sebbene Anastasia dimostri di gradire il Bastone (ancor di più perché non l’aveva mai visto…) ogni tanto il magnanimo Christian sente l’esigenza di ricompensarla con una bella carota travestita da macchina, pc, elicottero e quant’altro. Perché, purtroppo, forse le frustate non bastano.

Ma davvero ogni donna di questo pianeta aspira a farsi frustare? Perché forse questo particolare vi sfugge. No alla violenza sulle donne, a meno che non ti firmi una liberatoria? Cosicché io non sia più libera nemmeno di mangiare il cazzo che voglio? (perdonate il doppio senso…)

Trovate davvero romantico e arrapante tutto questo?2015-02-22 12.15.49

I giochini sono grandiosi, ma se avvengono con un accordo di entrambe le parti. Qui la poveretta una cena a settimana la paga con cinquanta badilate sul fondoschiena. E poi fila in camera tua, perché dormire insieme è troppo confidenziale. È davvero questo quello che sognate?

Io no, Anastasia nemmeno. Infatti se ne va.

«Chrì, tanto lo sai dove te lo devi mettere il dilatatore, vero? Ciao, Amore! Ciao!»

Grande!

Ma, a questo punto, sono convinta di essere io quella strana…

A tal uopo, mi torna utilissima e parecchio esplicativa una conversazione casuale avvenuta qualche giorno fa con una collega di lavoro. Premetto che sono notoriamente asociale e riservata e che non spiattello i cavoli miei in giro, nemmeno con chi vedo tutti i giorni.

Attirata da dei dvd, la fanciulla (ammaritata e con prole, poco più grande di me) mi ha chiesto cosa fossero:

«La serie completa di “Sex and the city”!» ho risposto, fiera.

Sulla sua faccia, il disgusto.

«Per carità, non lo posso vedere! Né lei, né la serie!»

Una coltellata. Ma, non potevo dire nulla. “De gustibus…” , va bene così.

E andava bene. Andava tutto bene, perché non possiamo avere tutti i medesimi gusti. Poco importa se considero SATC la Bibbia delle donne. Non conta se ne consiglio la visione a chiunque, per farle comprendere che – spesso – le problematiche che ci sembra di affrontare in solitaria, accomunano diverse femminucce, ma magari ci vergogniamo a parlarne. Che fa bene condividere fantasie, dubbi, paura e perplessità. Che forse anche i maschietti dovrebbero guardarlo per rendersi conto di quale sorta di pensieri e paranoie possano passarci per la testa. Non fa niente. Questo è il mio pensiero, lei dissente, ma è giusto accettarlo.

Andava bene, bene davvero.

Finché lei non ha detto:

«Hai visto Cinquanta sfumature?»

E va be’,  te me provochi però! Ecco un’altra “Greyna” mascherata. Rassegniamoci, siamo circondati.

«Ehm… No, non l’ho visto…» quasi giustificando il fatto di avere dignità.

«E il libro? Il libro l’hai letto?»

«Ehm… Il primo, ho DOVUTO…» qui proprio vergognandomi di me stessa.

«Perche hai dovuto?»

«Ehm… Perché dovevo recensirlo» mi ha guardato perplessa, visto che – ripeto – non conosce le mie velleità da pseudo-scrittrice. Sospetto anche dubbiosa su quel che avevo detto.  Ma ha voluto rincarare:

«Ma non li hai letti tutti e tre!»

«Ehm… No…» e non li leggerò mai. Perché io non sono masochista (io no…)

E finalmente ha sentenziato:

«Li DEVI leggere!» con quello sguardo allusivo che ti fa intuire che, dopo, scoprirai un mondo nuovo, sconosciuto,  che la tua vita cambierà e diventerai la pornodiva de noantri.

Io ho annuito abbozzando un mezzo sorriso e ho replicato con un:

«Che bel sole, oggi, vero?»

Eccolo. Il momento in cui ti rendi conto che a una persona non hai davvero più nulla da dire.

Io non comprendo loro e loro non comprenderanno mai me. Continuo a pensare che l’Amore sia altro e non sottostare a ordini e compiacere, che la letteratura erotica sia ben altro e che, soprattutto, il sesso fatto bene sia tutt’altro. Ma sono io quella strana.

In un mondo ormai costellato dal “grigio”, io continuo a sentirmi una mosca bianca. E, sapete, adesso mi va davvero benissimo così. 🙂 

 

Le foto sono di Barbie Bastarda, le manette pure. A Chrì, te lo ripeto, ’nte sei inventato niente… 😉

 

 

 

 

 

4 risposte a "50 SPUNTATURE DI MAIALE: IL FILM!"

  1. Ho letto solo il primo e ho fatto fatica a finirlo, tanto che credo di non aver letto le ultime 100 pagine. E’ una paradossale e pallosa visione della complicità (per quanto debba fare uno sforzo abnorme per definirla complicità) anche se mentre leggevo continuavo a chiedermi non solo se l’autrice avesse mai praticato Bdsm ma anche se avesse mai scopato, perchè la fellatio di Anal-stasia, la prima, nella vasca da bagno, praticata con la professionalità di chi ha lavorato nel porno per un decennio più che “eccitarmi” mi ha fatto abbastanza ridere.. Credo che mentre leggevo l’espressione che usassi più spesso fosse “Per Carità!”. Ora ti chiedo: anche il film è un costante ‘per carità’?

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    1. Ahahahahah… Guarda, per me, se possibile, il film è anche peggio! Perché se nel libro uno poteva un minimo fantasticare o “migliorare” (ardua impresa) con la propria immaginazione scenari, protagonisti e gli stessi amplessi, nel film questo, ovviamente, non è possibile.
      La domanda che tu ti sei posto per la James, è esattamente quella che io mi sono posta per le grigiette adoranti, perché sennò, non mi spiego un tale successo!!
      Ma sicuramente siamo strani noi che ne abbiamo colto solo il lato tragicomico e non quello estremamente arrapao.
      Ciao e grazie! 😉

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